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mercoledì 11 maggio 2011

“No planes”, una teoria insostenibile

di Massimo Mazzucco (fonte)

Se c’è una cosa che ancora “ribolle”, all’interno della relativa chiarezza che ormai si è fatta sugli attentati del 9/11, è la cosiddetta teoria no planes.

Mentre la grande maggioranza dei ricercatori è rimasta in dubbio sul fatto che i due aerei che hanno colpito le Torri Gemelle fossero davvero dei voli di linea, e non piuttosto dei “drones” (aerei telecomandati), una frangia di costoro insiste nel sostenere che nessun velivolo abbia mai solcato l’aria antistante le Torri Gemelle. Le immagini televisive che tutti abbiamo visto, secondo i no planers, sarebbero state “preconfezionate” al computer, e poi in qualche modo distribuite ai networks, che le avrebbero messe in onda come se fossero vere.

Per quanto assurda possa sembrare questa teoria, il numero dei suoi sostenitori è sufficientemente nutrito da meritare un minimo di analisi, prima di essere scartata del tutto.

Il primo problema che si pone è il seguente: i no planers non sembrano avere una teoria unificata, ma costituiscono un magma indistinto, nel quale si può trovare di tutto e di più. Si va da chi sostiene semplicemente che gli aerei visti in TV fossero dei CGI (Computer Graphics Images – ovvero immagini create/sovrapposte al computer), a chi sostiene che nel cielo di Manhattan siano stati proiettati degli ologrammi giganteschi, che a noi sarebbero apparsi come dei normali aerei di linea.

Fortunatamente, non è necessario inoltrarsi nell’analisi tecnica dei filmati disponibili, in quanto la teoria no planes appare confutabile nel suo insieme, ...

... con un semplice processo “ad esclusione”.

LA TORRE SUD

Analizziamo prima il caso della Torre Sud (la seconda colpita), poichè il 99% dei video incriminati si riferisce all’impatto con quella Torre. Se si suppone che nessun aereo l’abbia colpita, bisogna dedurre che l’esplosione (la famosa palla di fuoco) sia avvenuta in maniera indipendente, ovvero che qualcuno ad un certo punto abbia innescato l’esplosione, che poi è stata fatta “coincidere” con l’aereo “disegnato” al computer.

Questo significa che le migliaia di persone che osservavano la Torre Nord in fiamme, alle 9.02 del mattino, avrebbero visto la Torre Sud esplodere di colpo, senza che nulla l’avesse colpita. La cosa sarebbe ancora plausibile per tutti coloro che guardavano le Torri da una angolazione sfavorevole (da Nord, Est o Ovest), ed avevano quindi la vista coperta rispetto all’aereo in avvicinamento. Altrettanto si può dire per tutti coloro che si trovavano a Sud della Torre, ma che in quel momento guardavano altrove.

Il problema si pone con tutti coloro che invece si trovavano a Sud della Torre, e in quel momento guardavano la Torre Nord in fiamme. Erano, presumibilmente, migliaia di persone, che guardavano l’incendio da Battery Park, dalla City, o da qualunque altro punto nelle vicinanze. Costoro avevano di fronte proprio la facciata della Torre Sud che stava per essere colpita, e l’avrebbero vista esplodere improvvisamente, senza motivo apparente.

In quel caso, è presumibile che la “voce” della stranezza avrebbe iniziato a circolare immediatamente, e sarebbe stata pure molto rumorosa. Invece non si conosce un solo caso in cui qualcuno abbia detto: “Mah, veramente io ho visto la facciata esplodere, ma non ho visto nessun aereo che la colpiva”.

In passato si sarebbe anche potuto pensare – almeno in teoria - a “zittirli” tutti, ma nell’era di Internet questo è semplicemente impossibile. Se esistesse una sola persona che ha visto l’esplosione, ma non l’aereo che l’ha provocata, oggi lo sapremmo di sicuro.

A loro volta, quante persone stavano filmando la Torre Nord in fiamme, nel momento in cui la Torre Sud è stata colpita?

Oltre alle riprese TV, esiste almeno una ventina di video amatoriali che ritraggono il secondo impatto, tutti da angolazioni e distanze diverse. L’idea di falsificare tutti questi video, in modo da farli corrispondere fra di loro, e soprattutto di farli corrispondere alle riprese TV, è qualcosa di assolutamente folle da realizzare. Ma anche volendo ipotizzare questo tipo di “falsificazione di massa”, mancano sempre i filmati nei quali la Torre esplode, ma l’aereo che la colpisce non si vede.

Come dovrebbero esistere centinaia di testimonianze visive della “strana esplosione senza aereo”, dovrebbero esistere anche molti video – del tutto genuini, questi – nei quali la Torre esplode improvvisamente, per per conto suo, senza che nulla l’abbia colpita.

Invece non se ne conosce nemmeno uno.

L’implausibilità della teoria no planes quindi non è dimostrabile grazie alle testimonianze positive (teoricamente, tutti coloro che dicono di aver visto l’aereo possono avere mentito, e i filmati che lo ritraggono possono essere tutti falsi), ma alla totale mancanza di quelle negative.

Alla mancanza di prove negative, e alla difficoltà di una “falsificazione di massa”, si può aggiungere il seguente ragionamento: il fatto che esistano o meno testimonianze “negative” non cambia il fatto che una scelta del genere sarebbe stata comunque impensabile a priori, da parte degli autori degli attentati, proprio per quel motivo. In altre parole, un’ipotesi no planes sarebbe stata scartata sul nascere, proprio per il rischio evidente che centinaia di persone si accorgessero che la Torre esplodeva senza che nessun aereo l’avesse colpita, oppure che addirittutra la filmassero in quelle condizioni.

Le percentuali di successo sarebbero le stesse di chi progetta di rapinare una banca a volto scoperto, in pieno giorno, sperando di non essere visto da nessuno, e di non essere ripreso da nessuna telecamera di sicurezza.

LA TORRE NORD

Per quel che riguarda la Torre Nord (primo impatto) si sarebbe invece potuto contare sul “fattore sorpresa”, in quanto nessuno – fino al giorno degli attentati - passava il proprio tempo a fissare le Torri Gemelle. Per questo motivo una eventuale esplosione si sarebbe potuta far passare per la conseguenza di un impatto, anche se l’aereo non ci fosse stato. (La gente si sarebbe voltata soltanto “dopo”, a botto avvenuto).

Esiste però una ripresa video, che non solo sconfessa questa ipotesi, ma di fatto rende la teoria no planes insostenibile. Nel filmato che segue cerco di illustrarne il motivo:



Se il filmato non fosse stato chiaro, il ragionamento è questo: se si suppone che l’aereo non ci fosse (ma che sia stato aggiunto dopo), bisogna dedurre che tutte le persone inquadrate fingano di vederlo mentre passa sulle loro teste. A sua volta l’operatore, per fingere una ripresa “improvvisata” di quel tipo, doveva voltarsi verso la Torre proprio un attimo prima che questa esplodesse per conto suo.

Questo significa dover coordinare i movimenti e le reazioni di tutte le persone inquadrate con il movimento della cinepresa, mentre il tutto doveva coincidere alla perfezione con il momento dell’esplosione reale. E siccome l’esplosione poteva avvenire una volta sola, anche la ripresa si poteva effettuare una volta sola, in tempo reale. O la va o la spacca.

Certo, teoricamente è possibile aver preparato la scena in precedenza, allenando attori e comparse (non dimentichiamo il personaggio sullo sfondo, in bassa a sinistra) a muoversi tutti all’unisono, in perfetta sincronia fra di loro, e soprattutto in perfetta sincronia con l’addetto alla detonazione.

Un piano sequenza del genere rimane quindi possibile, almeno teoricamente, ma solo con l’utilizzo di una serie di professionisti, lunghe ore di preparazione, e una spropositata dose di fortuna. Ma qui, nuovamente, si pone la domanda: chi mai avrebbe scelto di correre un rischio del genere? E soprattutto, a quale scopo?

Una cosa che infatti i no planers si dimenticano regolarmente di indicare, è per quale motivo si sarebbe mai dovuti ricorrere ad una strategia così complessa e improbabile in primo luogo.

Massimo Mazzucco

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Dopo questo articolo che spiega il motivo principale per cui la teoria no-plane non può essere considerata attendibile, ne approfitto per sottolineare alcuni dei punti più importanti contro la teoria "no-plane" (in particolare contro il documentario "September Clues") che sono emersi durante questi ultimi anni di dibattito.

  • Vengono usati footage di pessima qualità, anche quando in rete è disponibile materiale molto migliore per le medesime sequenze.
  • Vengono ignorati completamente i fenomeni di Parallasse, Parallasse di moto e il rapporto fra focale e ratio fra i volumi rappresentati.
  • Vengono ignorati totalmente i funzionamenti dei sistemi di ripresa Wescam et similari, le regie televisive e i sistemi di diffusione via satellite.
  • Non vengono distinti  i concetti di visione monoculare con quelli di vista umana stereoscopica né conoscono il rapporto fra vista umana e focale fotografica normale.
  • Hanno falsificato diversi risultati di sincronizzazione attraverso la messa in parallelo di materiali a diverso framerate.
  • Vengono ignorati gli effetti della compressione sulle sequenze video, soprattutto quelle passate da diversi stadi di encoding. Confondono gli artefatti con le manipolazioni. 
  • Non ci sono testimoni né video o altre prove che suggeriscano l'assenza di impatti aerei al WTC.
    Per ulteriori informazioni, per leggere i lunghi dibattiti su questo argomento che si sono svolti e le numerose spiegazioni che sono state date alle repliche dei "no-planers", si può consultare il sito www.luogocomune.net.

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