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domenica 20 novembre 2011

Il Daily Mail formula una nuova teoria sul crollo del WTC-7

di Paul Joseph Watson, Infowars.com -traduzione di Decalagon-
(fonte) 

Fonti ufficiali affermano che dei piccoli 
e isolati incendi come questo, abbiano
distrutto il mastodontico grattacielo
(il WTC-7) in soli pochi secondi e 
sulla propria pianta.
Probabilmente in uno dei più ridicoli pezzi sull'11 settembre mai pubblicati, il quotidiano Daily Mail Inglese, sicuramente non noto per il suo impegno e per la precisione utilizzata nel riportare le notizie, presenta dei filmati vecchi come se fossero nuovi solo per tentare di rendere credibile la ridicola affermazione che il WTC-7 sia crollato a causa dei danni "esterni" come conseguenza degli incendi.
L'articolo del Mail afferma che il video è stato recentemente rilasciato attraverso una richiesta FOIA e presenta nuove immagini, le stesse praticamente identiche disponibili da anni, così come le fotografie ad alta risoluzione che raffigurano la stessa scena: il World Trade Center 7 che non è stato colpito da nessun aereo, poco prima del crollo nel tardo pomeriggio del 9/11.
 
L'articolo, scritto da Meghan Keneally, sostiene che il filmato "inedito" uccide le teorie della cospirazione riguardo il crollo del WTC-7, in quanto viene mostrato che l'edificio è consumato dal fuoco.  Secondo Keneally il videoclip dimostra che "l'edificio 7 è stato portato giù dal calore intenso del World Trade Center in fiamme." Presumibilmente lei sta parlando delle Torri Gemelle del World Trade Center, che erano già crollate otto ore prima del WTC-7
In realtà il filmato non mostra nulla che già non si sapesse - in particolare che l'edificio non è stato "consumato dal fuoco", come è successo nel caso di numerosi altri edifici moderni che non sono crollati nonostante fossero stati devastati dalle fiamme su ogni piano. Il video serve solo a confermare il fatto che gli incendi nel WTC-7 erano relativamente contenuti e nulla aveva "consumato" l'edificio. Gli incendi non sono stati neanche lontanamente abbastanza forti da minacciare l'integrità strutturale di un edificio di 47 piani. 

Tuttavia questo non è l'aspetto più ridicolo del pezzo pubblicato sul Mail. Keneally afferma curiosamente che il filmato dimostra come "la parte esterna dell'edificio non poteva più resistere alle alte temperature", e come il "carico di punta" di queste "travi metalliche esterne", "ha portato i piani a cadere uno sull'altro, provocando il crollo dell'edificio".
Sì, avete letto bene: Keneally sostiene che l'integrità strutturale di edifici moderni - la parte che impedisce loro di collassare - poggia sulle "travi metalliche esterne".

Anche l'inchiesta ufficiale del NIST sui crolli, che è stata contestata da migliaia di professionisti facenti parte dell'organizzazione Architetti e Ingegneri per la verità sull'11 settembre, non è stata sufficientemente (stupida) da suggerire che un danno "esterno" possa causare un crollo di un edificio sulla sua stessa pianta. Il rapporto ufficiale, che Keneally non ha ovviamente nemmeno controllato, afferma che gli incendi hanno indebolito le colonne del core interno dell'edificio, non le "travi di metallo esterne". Se si sapesse che un edificio viene sostenuto dalle travi "esterne" nessuno avrebbe il coraggio di entrarci. Anzi, in primo luogo non sarebbe nemmeno mai stata approvata la sua costruzione. Inoltre secondo Keneally il filmato mostra "come ci sia legittimità nella spiegazione fornita dal governo attraverso la Commissione 9/11", ed è un'affermazione alquanto strana da fare considerando il fatto che la Commissione non ha mai nemmeno accennato il crollo dell'edificio sette nel suo rapporto.

Nell'accusare i "teorici del complotto" di inventarsi "affermazioni folli" a sostegno delle loro argomentazioni, Keneally si è immaginata la più folle di tutte - cioè che l'integrità strutturale di un edificio moderno poggi sulle sue colonne esterne e sui suoi serramenti.

Ci si domanda perciò come abbia fatto una storia così maldestra e inadeguata, che sembra essere stata scritta da un bambino per un saggio scolastico, ad essere passata alla redazione e poi sulle pagine di un importante quotidiano nazionale. 

Come abbiamo documentato, il WTC-7 era un edificio strutturalmente rinforzato, che era stato progettato per non crollare anche nel caso fossero stati rimossi diversi piani. Nel suo rapporto finale sul crollo dell'edificio 7, il NIST ha affermato che mai prima d'ora si era osservato un "nuovo fenomeno" di "espansione termica" capace di causare la distruzione del palazzo, una conclusione completamente ridicola in un rapporto che ignora semplicemente le testimonianze oculari e le prove concrete che puntano alla demolizione intenzionale della struttura. 

Ci sono quasi 100 esempi di incendi molto più devastanti, di maggior durata  
e molto pià ampi all'interno di grattacieli in acciaio, e nessuno di questi è crollato

Il NIST ha toppato completamente nell'affrontare la causa primaria del crollo del palazzo, incluso il motivo per cui gli organi di informazione come la BBC e la CNN abbiano riferito che l'edificio era crollato un'ora prima che ciò avvenisse, così come i vigili del fuoco presenti sul posto che si sentono mentre dicono: "Tieni occhio quell'edificio, fra poco viene giù". 
Se il crollo del WTC-7 è il risultato di un "nuovo fenomeno" e un "evento straordinario" che non era mai accaduto prima nella storia dei crolli degli edifici, allora perché i networks televisivi e lavoratori di Ground Zero sapevano ciò che stava per accadere con un'ora o più di anticipo? Il NIST sostiene che il crollo dell'edificio 7 è "il primo esempio conosciuto di un grattacielo che crolla a causa del fuoco". 
Ci viene chiesto in realtà di credere all'impossibile - che il WTC-7 fosse l'unico edificio della storia ad aver sfidato tutti i precedenti e ad aver subito un crollo totale e quasi istantaneo causato dal fuoco, nonostante questa sia una cosa impossibile se si accettano le leggi fondamentali della fisica più accurata.

L'appendice C del rapporto FEMA 
equivale a un indizio di demolizione 
con cariche incendiari
La questione del metallo fuso che è stato scoperto sotto le due torri gemelle e il WTC-7, suggerendo l'utilizzo di un composto incendiario che brucia ad altissime temperature nell'eventuale processo di demolizione, è stata completamente ignorata nella relazione del NIST, nonostante sia riconosciuto nell'appendice C del FEMA’s World Trade Center Building Performance Study, il quale ha dichiarato: 
"L'evidenza di una grave corrosione dell'acciaio ad alta temperatura, tra cui l'ossidazione e solfitazione con successiva fusione intergranulare, era facilmente visibile in prossimità della superficie della microstruttura. Una miscela liquida eutettica contenente principalmente ferro, ossigeno e zolfo si è formata durante la corrosione dell'acciaio [...] La corrosione grave e conseguente erosione dei campioni 1 e 2 sono un evento molto raro. Non è stata identificata nessuna spiegazione chiara circa la provenienza dello zolfo".

Discutendo durante una conferenza stampa che venne organizzata per contrastare le dichiarazioni del NIST, Richard Gage, fondatore di Architets and Engineer for 9/11 Truth e membro dell'American Institute of Architects, si è dissociato dalla ricostruzione ufficiale di questo ente governativo. "Tonnellate di [metallo fuso] vennero rinvenute 21 giorni dopo l'attacco", ha detto Gage in un'intervista a Vancouver, in una stazione televisiva canadese "L'acciaio inizia a sciogliersi solo a 2.700 gradi (Fahrenheit = 1400° C), che è molto più calore di quello che questi incendi avrebbero potuto generare". 

Il succo della spiegazione del NIST, cioè che un "evento straordinario" chiamato "espansione termica" era stato la causa del il crollo improvviso e totale dell'edificio, il quale è naturalmente la facciata di una truffa se si osserva il numero considerevole di edifici che hanno subito devastanti incendi attraverso la maggior parte dei loro piani e sono rimasti in piedi, mentre il WTC-7 ha subito danni limitati e un incendio in meno di un quarto della sua superficie totale. Il NIST sostiene inoltre che l'edificio è sceso solamente al 40% della velocità di caduta libera, come se questo non fosse di per sé sospetto.

Ricordate che questo colosso di 47 piani è crollato in soli 7 secondi circa, completamente sulla propria pianta e attraverso il percorso di maggior resistenza.

mercoledì 16 novembre 2011

Thermite: i suoi precedenti storici e la disinformazione

di Decalagon

Jim Meigs, sulla destra.
Qualche giorno fa, sul sito di Architets and Engineer for 9/11 Truth, è uscito un articolo molto interessante che ha discusso alcuni precedenti storici riguardanti l'applicazione della thermite commerciale nelle demolizioni, e di come James Meigs, editor-in-chief di Popular Mechanics (una rivista tecnica che si è confermata ormai da anni come appassionata sostenitrice della Versione Ufficiale), abbia deliberatamente ignorato questo fatto arrivando a contraddirsi platealmente nel tentativo di mettere a tacere chiunque contesti la ricostruzione ufficiale dei tre crolli dell'undici settembre (già in passato Popular Mechanics venne colta nel presentare false prove per sostenere la propria teoria, come venne mostrato qui tempo fa).  L'articolo di AE911 dice infattiuna recente revisione degli archivi della popolare rivista ha rivelato che per abbattere strutture in acciaio, oltre 75 anni fa, è stata usata della semplice thermite (ossido di ferro più alluminio) associata agli esplosivi convenzionali. Tuttavia quando Niels Harrit e altri scienziati trovarono tracce di un composto energetico classificato come nano-thermite o super-thermite in seguito ad un'approfondita analisi delle polveri del WTC, Meigs affermò:

"In alcune applicazioni [la thermite] può attualmente bruciare attraverso il metallo" ma si è poi dissociato dalla scoperta dei residui thermitici all'interno nella polvere del WTC, dicendo "la sola idea che si possa abbattere un edificio con la thermite... ogni esperto di esplosivi con cui abbiamo parlato ride al solo pensiero".
(LINK)

Chiunque siano questi esperti non si capisce perché debbano ridere, visto che l'utilizzo di questo composto nelle demolizioni è tutt'altro che fantascientifico.

Tratto dall'articolo di AE911: La stessa rivista Popular Mechanics pubblicò un articolo dove discuteva della demolizione delle SkyRide Towers, un'attrazione costruita per l'Esposizione Mondiale di Chicago del 1933. Si trattava di due torri d'acciaio alte 628 piedi (224 metri circa), collegate da un sistema di sospensione aerea che portava i visitatori da una torre all'altra. A quel tempo, la sua altezza impressionante la rendeva la struttura più alta di Chicago. Due anni dopo la sua costruzione, l'attrazione venne chiusa e preparata per la demolizione. Il numero di ottobre del 1935 di Popular Mechanics ha riferito che, mentre le squadre di demolizione usarono la dinamite per abbattere la torre occidentale, venne deciso di abbattere la Torre Est con un composto termitico, che è stato utilizzato per fondere due delle gambe in acciaio. Infatti si può leggere:

"Enormi "calosce" sotto forma di cupole in acciaio e rivestite con mattone refrattario sono state costruite intorno a due delle gambe della torre e poi riempite con 1,500 libbre di termite, una miscela di ossido di alluminio e ferro. Quando venne attivata dall'elettricità, la termite generò una temperatura di oltre 5,000 gradi intorno alle gambe, sciogliendo dieci metri di sezione quasi istantaneamente, causando l'inclinazione della torre e poi il crollo."
(LINK)

Tratto dal settimanale Ottawa Citizen, Nov 20, 1954
Una ricerca attraverso gli archivi  nazionali ha portato un altro famoso caso di demolizione assistita con la thermite, che contraddice in maniera palese le affermazioni di Meigs. La struttura in acciaio del tetto del Reichstag tedesco che sopravvisse al rogo del 1933 e al bombardamento alleato durante la seconda guerra mondiale, fu abbattuto da cariche di termite nel 1954.   
È importante notare però che le Torri Skyride e la cupola del Reichstag non erano grattacieli come le Torri Gemelle e il WTC-7, e il tipo di thermite usato ha richiesto ingenti quantità di materiale. Tuttavia la loro distruzione ha chiaramente stabilito la possibilità dell'uso di questo composto nelle demolizioni in strutture in acciaio. Inoltre l'analisi della polvere del WTC mostra altre forme più sofisticate di thermite, che sono state sviluppate nel corso dei decenni. La ricerca condotta dal Dr. Niels Harrit, insieme a un team internazionale di scienziati, ha rivelato che i materiali usati in questo composto sono in scala microscopica, con particelle di dimensioni di pochi nanometri. Tale composto viene più precisamente denominato nano-termite (o super-thermite), che ha una temperatura di accensione più bassa e una reazione più energica.

Comunque non solo Popular Mecanichs tentò di screditare il lavoro di Harrit et al. offrendo al pubblico questo genere di disinformazione, sia sulla thermite commerciale sia sulla nano-thermite. Anche il National Geographic Channel girò un documentario (intitolato Science and Cospiracy) cercando di dimostrare che questi composti non hanno la capacità di tagliare l'acciaio. Affermazione non solo smentita dagli stessi esempi soprastanti, ma anche da un ingegnere civile americano, Jonathan H. Cole, il quale ha svolto una serie di altri esperimenti con la thermate, disponibili qui
Anche in Italia abbiamo avuto qualche caso, come si può notare per esempio in questo articolo del blog di Undicisettembre.info dove, a parte la domanda iniziale posta dall'autore con tono ironico e chiaramente provocatorio, si può leggere il seguente commento in risposta ad un altro utente:

Paolo Attivissimo: "
[...] Citami appunto un caso in cui la termite sia stata usata per una demolizione di un edificio. ... mai, vero? Però i complottisti dicono che si può. Se si può, come mai non è stato fatto a Ground Zero, né mai in nessun altro momento né prima né dopo l'11/9?"

Anche qui si sostengono più o meno le stesse cose, dove gli autori riprendono l'esperimento e le conclusioni degli esperti del National Geographic Channel per poter affermare che la thermite non può tagliare una colonna in acciaio, e che per questo motivo i ricercatori indipendenti firmatari dello studio sulle polveri del WTC, insieme a Niels Harrit, sono solo dei "ciarlatani che saccheggiano le paure e le sofferenze altrui" (frase usata spessissimo, anche con altre forme, per chi viene da loro accusato di complottismo). Infine sono presenti anche delle interviste, alcune delle quali pubblicate sempre sul blog di Attivissimo, fatte a Danilo Coppe, un esperto in demolizioni ed esplosivi che si è più volte espresso sull'argomento, e da cui sono nati due articoli ed un video di critica alle sue inesatte dichiarazioni riguardanti i crolli dei tre palazzi e sulla nano-thermite (vedi qui e qui).

Purtroppo, ancora oggi, nonostante tutto il materiale a disposizione, le discussioni e i dibattiti svolti, si continuano a sostenere falsità su questo argomento, conditi da attacchi personali contro chi ha redatto queste ricerche o alzato dei semplici dubbi sulla Versione Ufficiale. Ma forse non bisogna prendersela per questo, perché chi una volta ha detto "mai attribuire alla malizia ciò che si spiega adeguatamente con l'incompetenza" non è poi andato tanto lontano dalla verità. Bisogna semplicemente armarsi di tanta pazienza e andare avanti.