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venerdì 9 marzo 2012

L'uomo che è morto nove volte

di James Corbett (The Corbett Report) - (Fonte)
Traduzione di Decalagon 

(articolo del 2 maggio 2011)

Quando Obama dichiarò la morte di Osama Bin Laden in un annuncio televisivo che la notte scorsa fece il giro del mondo, egli fu il nono esponente del governo ad averlo detto.

Dato che Bin Laden aveva problemi renali documentati con la conseguente necessità di effettuale emodialisi, diversi funzionari governativi fra i quali capi di stato ed esperti in controterrorismo hanno ripetutamente sostenuto che Osama Bin Laden fosse morto da diverso tempo. Queste dichiarazioni sono basate sulla salute cagionevole di Bin Laden, il cui peggioramento delle sue condizioni si notò verso la fine del 2001, nello stesso periodo in cui i rapporti effettivi sulla sua morte vennero pubblicati.

Nel luglio del 2001, Osama Bin Laden si recò in un ospedale americano a Dubai per il trattamento ai reni. Secondo i servizi di intelligence francesi, si incontrò con un funzionario locale della CIA. Quando l'agente in questione, in seguito, si vantò di questo con gli amici, fu subito chiamato a Washington.

Alla vigilia dell'11 settembre, Osama Bin Laden si trovava presso un ospedale militare pakistano sotto lo sguardo attento dei servizi segreti pakistani, che sarebbero praticamente un'agenzia al pari della CIA e con profondi legami con quest'ultima.

  

Nell'ottobre del 2001, Bin Laden apparì in un video nel quale indossava una mimetica e un copricapo islamico, visibilmente pallido e sparuto. Nel dicembre del 2001 venne rilasciato un altro video, questa volta dove lo mostrava gravemente malato e apparentemente incapace di muovere il braccio sinistro.

Il 26 dicembre 2001, Fox News riportò una notizia del Pakistan Observer secondo la quale un Taliban avrebbe dichiarato ufficialmente la morte di Osama Bin Laden, deceduto lo stesso mese. Secondo l'articolo, fu sepolto 24 ore prima in una tomba senza nome, come voleva il suo credo Wahabita.

Quello che ne seguì furono una serie di dichiarazioni rilasciate dai maggiori funzionari di governo, i quali affermavano ciò che in realtà era ovvio: probabilmente, vivendo in grotte e bunker delle montagne fra Afghanistan e Pakistan, Osama non avrebbe avuto accesso alle apparecchiature per l'emodialisi di cui aveva bisogno per sopravvivere.

Il 18 gennaio 2002, il presidente pakistano Pervez Musharraf ha annunciato senza mezzi termini: "Credo che ora, francamente, sia morto."

Il 17 luglio 2002, il capo del controterrorismo dell'FBI, Dale Watson, organizzò una conferenza fra i funzionari delle forze dell'ordine sostenendo che: "Personalmente, penso che lui [Osama Bin Laden] non sia più fra noi," aggiungendo cautamente "Però non ho nessuna prova a supporto."

Nell'ottobre del 2002, il presidente afgano Hamid Karzai disse alla CNN che "Sto iniziando a credere che Bin Laden sia probabilmente morto."

Nel novembre del 2005, il senatore Harry Reid rivelò che Osama Bin Laden rimase ucciso in un terremoto in Aghanistan nel mese di ottobre dello stesso anno, come gli venne raccontato.

Nel settembre del 2006, l'intelligence francese ha lasciato trapelare un rapporto che suggeriva la morte di Osama in Pakistan.

Il 2 novembre 2007, il primo ministro del Pakistan Benazir Bhutto disse a David Frost di Al-Jazeera che Omar Sheikh uccise Osama Bin Laden.

Nel marzo 2009, Angelo Codevilla, ex ufficiale dei servizi segreti e professore di relazioni internazionali presso la Boston University, disse: "Tutte le prove suggeriscono che Elvis Presley sia più vivo di Osama Bin Laden."

Nel maggio del 2009, il presidente pakistano Asif Ali Zardari ha confermato che i suoi "colleghi delle agenzie di intelligence americane" non hanno sentito parlare di Bin Laden negli ultimi sette anni e ha confermato "Non credo sia ancora vivo."

Ora, nel 2011, il presidente Obama si è aggiunto a queste persone autorevoli che hanno dichiarato la morte di Osama Bin Laden. Qualcuno potrebbe suggerire che nessuno dei racconti precedenti possa essere credibile, ma da quello che sta lentamente emergendo, ovvero che il corpo di Osama è stato sepolto in mare dopo meno di 12 ore della sua morte senza alcuna possibilità di identificarlo in maniera indipendente, la stessa questione sulla presunta credibilità deve essere rivolta anche a quest'ultima storiella. A questo punto, l'unica prova che abbiamo sull'uccisione di Osama Bin Laden avvenuta ieri, sono alcune immagini in TV di un compound in fiamme e la parola di un uomo che attualmente occupa la sala ovale.

Ma dato che attorno al decesso di Bin Laden per un'insufficienza renale ha preso forma un consenso generale, sarà il popolo americano a considerare il suo presidente come prova di maggior credibilità sul fatto che l'uomo ucciso era veramente Bin Laden, e che l'assassinio sia avvenuto come è stato descritto, o anche questa storia verrà messa in discussione come le altre numerose vittime dell'infinita guerra al terrore?



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