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giovedì 8 marzo 2012

Smontando i veri miti dell'11 settembre: perché Popular Mechanics non è in grado di guardare in faccia la realtà (parte 2)

di Adam Taylor (fonte)
Traduzione di Decalagon - VAI ALLA PRIMA PARTE DELL'ARTICOLO

(Le citazioni dal libro di PM sono in rosso, seguite dai numeri delle pagine)

Gli impatti degli aerei e gli incendi

Successivamente PM ha discusso degli impatti aerei e degli incendi, e dei ruoli che questi hanno avuto negli eventi del WTC. Nonostante PM riconosca il fatto che gli incendi negli edifici non siano stati sufficientemente caldi da fondere l'acciaio, hanno comunque rielaborato le argomentazioni che abbiamo sempre sentito da altri difensori della teoria ufficiale del complotto, cioé sostenendo che l'acciaio non debba necessariamente fondersi per causare il crollo. Secondo PM gli edifici sono stati solo indeboliti dagli incendi provocandone la caduta.

PM afferma infatti che "Quando gli aerei hanno colpito gli edifici e sono penetrati fino al centro di essi, una grande sezione delle colonne perimetrali esterne, così come molte colonne centrali, vennero distrutte." (pg, 37-38) Anche se questo fosse vero, il crollo delle Torri sembra essere effettivamente iniziato ai piani che sono stati danneggiati di meno. PM ha anche discusso la teoria del NIST: "l'impatto ha tolto l'isolamento antincendio dalle travature che sostenevano 80.000 metri quadrati di superficie." (pg. 38) Questa affermazione, tuttavia, è fortemente fallata, come ha dichiarato Kevin Ryan, ex Manager degli UL:

"I test del NIST per il danno alla protezione anti-incendio non sono mai stati inseriti nella bozza del rapporto, i quali hanno comportato l'utilizzo di un fucile usato per sparare 15 colpi su dei campioni [di acciaio strutturale] non rappresentativi... non è difficile notare che in realtà  questi test hanno smentito le loro scoperte. In primo luogo perché non vi è alcuna evidenza del fatto che un Boeing 767 possa essere paragonato a dei colpi di fucile. Quasi 100.000 esplosioni sarebbero state necessarie, in base alle stime del danno del NIST, e queste avrebbero dovuto essere indirizzate in modo estremamente simmetrico per rimuovere [la protezione anti-incendio] dalle colonne e dai pavimenti su tutti i lati. Tuttavia, è molto probabile che i detriti dell'aeromobile si fossero suddivisi in dimensioni molto grandi fino ad  arrivare ad alcune parti più piccole, e che fossero direttamente asimmetrici." [2]

L'affermazione di Ryan che "...i detriti degli aerei si siano distribuiti in pezzi molti grandi e altri molto più piccoli" è fondata, poiché le fotografie dimostrano che grandi porzioni di essi siano uscite delle Torri, e i testimoni oculari scampati alla tragedia hanno riferito di aver visto parti intatte dell'aereomobile nella struttura. [3]

Una foto di Ground Zero mostra
una parte di aereo, il quale contrad-
dice lo "shotgun" test del NIST  per
testare la protezione anti-incendio
nelle Torri Gemelle.
PM prosegue nel discutere delle affermazioni del NIST che considerano gli incendi negli edifici come ampliamente sufficienti per indebolire l'acciaio fino al punto di rottura. Comunque i test del NIST non mostrano alcuna prova a tal proposito. Sebbene PM affermi nel suo libro che "l'acciaio perde il 50 per cento della sua forza intorno ai 600 gradi centigradi (1.100 gradi Fahrenheit)" (pg. 38), il NIST non cita nessuna prova che l'acciaio nelle Torri fosse stato esposto a temperature simili. Le temperature più alte stimate dal NIST con l'utilizzo di test metallografici sulla vernice di alcuni campioni delle colonne del CORE del WTC, riportano esposizioni massime di solo 250 °C (482 °F).

PM cerca di suggerire che la combinazione degli impatti aerei e dei conseguenti incendi sia stata sufficiente per causare il collasso di entrambe le strutture.

"I teorici del complotto citano altri incendi di grattacieli, come quello del One Meridian Plaza del 1991, un edificio di 38 piani che si trova a Philadelphia, come prova del fatto che un incendio non può abbattere un grattacielo. E in un certo senso hanno ragione: i soli incendi non avrebbero potuto abbattere le Torri." (pg. 40)

È importante notare che usano il termine "teorici del complotto" solo per gettare discredito sulle prove forensi della demolizione controllata esposta dai tecnici professionisti. Gli esperti di AE911Truth infatti non speculano sulle teorie riguardanti la demolizione dei grattacieli del WTC.

Nel caso dell'edificio 7, il rapporto del NIST ci dice che i danni strutturali non hanno svolto alcun ruolo nell'avvio del crollo dell'edificio, e che esso sia stato causato da "normali incendi da ufficio". [5]

Bisogna chiedersi dunque perché PM non consideri il fatto che il 9/11 truth movement possa aver "ragione, in un certo senso" riguardo al WTC-7. Ma a parte questo è importante quantificare come il danno strutturale abbia svolto un ruolo nel crollo delle Torri. Abbiamo fatto notare precedentemente che esso è effettivamente iniziato ai piani meno danneggiati rispetto agli altri. Nel caso della Torre Nord, il crollo è iniziato al 98° piano [6], il quale contava meno danni. [7] Ma non solo, la sezione superiore della Torre Nord ha iniziato a crollare sul lato opposto dell'edificio rispetto a dove è stata colpita dall'aereo.


Ma PM rileva altri aspetti riguardanti i crolli delle Torri, citando l'ingegnere strutturale Jon Magnusson che dice:

"L'impatto ha distrutto gli irrigatori e la protezione anti-incendio, e l'acciaio venne quindi esposto al fuoco. A causa del calore esso infatti iniziò a indebolirsi." (pg. 40)

Come abbiamo appena visto, il NIST non ha portato alcuna prova a dimostrazione del fatto che gli incendi fossero talmente caldi da causare il cedimento strutturale e il crollo - né che la protezione anti-incendio sia stata compromessa. Per quanto riguarda gli irrigatori "distrutti", il NIST dubita che avrebbero potuto fare qualcosa per combattere gli incendi. [8]

PM fornisce come esempio il One Meridian Plaza, l'edificio che i membri del 9/11 Truth Movement citano per dimostrare che i soli incendi non hanno mai fatto cadere un grattacielo con struttura in acciaio, tuttavia forniscono pochissime informazioni sulle caratteristiche specifiche dell'incidente. Il One Meridian Plaza ha bruciato per 18 ore su oltre 8 piani. Questo incendio è stato molto più vasto rispetto a quello delle Torri (ricordiamo che secondo il NIST il kerosene si è consumato dopo soli 10 minuti). Inoltre l'edificio era stato costruito in maniera simile alle Torri e all'edificio 7, poiché ha un sistema di colonne (core e perimetro) strutturato come "un tubo dentro un tubo". [9] Questo è anche il caso della First Interstate Bank, un edificio di 62 piani situato in California, il quale bruciò per circa 4 ore senza crollare. [10]

Acciaio fuso

PM si riferisce poi al professore di fisica Steven Jones riguardo al ritrovamento di metallo fuso trovato fra i detriti di Ground Zero, e di come questa sia la prova di acciaio o ferro fuso. La replica di PM a questa dichiarazione è che gli incendi nel cumulo di macerie abbiano continuato a bruciare l'acciaio e gli altri metalli fino a fonderli. In proposito hanno citato Jon Magnusson, che dice:

"Quando parliamo del cumulo di macerie e dell'effetto isolante, gli incendi lì sotto sono completamente diversi da quelli dei fattori [che colpiscono l'acciaio] presenti nell'edificio" (pg. 41)

Comunque l'idea che il metallo fuso possa essersi formato nei detriti in seguito al crollo è effettivamente indirizzata al documento di Jones:

"Bisogna notare che il metallo fuso (probabilmente non solamente acciaio, vedi la discussione sotto) scese verso il basso nel mucchio macerie nella fase iniziale; quindi non è il caso che le pozze di metallo fuso si siano formate a causa di incendi sotterranei, dopo i crolli." [11]

PM non ha portato nessuna analisi tecnica nel suo libro per dimostrare che gli incendi siano stati talmente caldi da fondere l'acciaio nel cumulo di macerie. Le temperature presenti infatti sono state di gran lunga superiori di quelle che un qualsiasi tipo di incendio normale avrebbe potuto produrre. Infatti le temperature sono state sufficientemente alte da:
  • Formare Fe-O-S eutettico nell'acciaio (con ~50 % di zolfo) [1,000 °C]
  • Fondere silicati di alluminio (formazione di sfere) [1.450 °C]
  • Fondere il ferro (formazione di sfere) [1.565 °C]
  • Vaporizzazione del piombo [1.740 °C]
  • Fondere il molybdeno (formazione di sfere) [2.623 °C]
  • Vaporizzare i silicati di alluminio [2.760 °C] [12]
  • Fondere il cemento [1.760 °C]
Le condizioni a Ground Zero non avrebbero potuto semplicemente produrre temperature del genere. [13] Ad ogni modo il calore estremo nelle macerie è una consistente indicazione di una reazione thermitica. [14]

Nel tentativo di screditare il caso del metallo fuso nei detriti, PM cita l'analisi di Alan Pense, un professore di ingegneria metallurgica alla Lehigh University. Lo citano dicendo:

"Le fotografie mostrate a supporto del metallo fuso sono, secondo me, poco convincenti... o mostrano materiali probabilmente diversi dall'acciaio. Una di queste foto mi sembra per lo più del vetro con barre in acciaio non fuse in esso. Il vetro infatti fonde a temperature molto più basse rispetto all'acciaio." (pg. 41)

Innanzi tutto non è chiaro a quale foto Alan Pense faccia riferimento, tuttavia è probabile che stia parlando della famosa "foto della gru".
Indipendentemente dal fatto che il materiale fuso raffigurato sia acciaio, ferro,
o anche
vetro fuso, il suo colore indica temperature superiori a 1200 ° C.

L'aviocarburante e comuni incendi d'ufficio come quelli presenti nelle
Torri Gemelle
non hanno mai raggiunto tali temperature.
In secondo luogo, abbiamo appena visto dei metalli che si sono fusi o sono addirittura evaporati a temperature ben al di sopra del punto di fusione del ferro o dell'acciaio. Terzo, se la foto della gru mostra vetro fuso, sarebbero state comunque necessarie delle temperature molto alte, poiché il vetro non inizia a mostrare alcuna luminosità fino a quando non si avvicina a temperature di 1226 °C (2240 ºF). [15]

PM successivamente contesta la frase di Steven Jones secondo la quale il metallo fuso può essere la conseguenza di bombe incendiarie che avrebbero potuto essere utilizzate per distruggere gli edifici. Loro dissentono questa affermazione citando il presidente della Controlled Demolition Inc., Mark Loizeaux, che disse che gli esplosivi usati nelle demolizioni non producono metallo fuso, aggiungendo poi che il calore prodotto non sarebbe durato così a lungo. Anche se questo fosse vero per gli esplosivi convenzionali, l'uso di dispositivi prodotti con la thermate e la nano-thermite potrebbe spiegare di certo la presenza di metallo fuso. Il ferro infatti è il principale sottoprodotto della reazione thermitica, e tale reazione produce temperature estremamente elevate per un lungo periodo di tempo rispetto ai convenzionali esplosivi. La nano-thermite è una variazione altamente tecnologica della thermite, e potrebbe spiegare tutti questi fenomeni riscontrati. [16]

Anche entrambe queste società di consulenza ambientale, la USGS e la RJ Lee, trovarono delle microsfere di ferro fuso in tutti i campioni di polvere del WTC. Questo può essere solo il risultato di temperature superiori ai 1537 °C (2800 °F). Fino al 6% di questi campioni di polvere vennero recuperati nel grattacielo vicino, la Deutche Bank, i quali sono composti di queste microsfere di ferro - molte di queste sfere hanno il diametro di un capello umano.

È abbastanza evidente come PM abbia mancato di spiegare le alte temperature e il metallo fuso indiscutibilmente presente a Ground Zero. Non sono nemmeno riusciti a dimostrare se le temperature all'interno degli edifici siano state sufficienti per causarne il crollo.

[Ad aprile la terza parte, dove Adam Taylor confuterà le fallaci spiegazioni che Popular Mechanics ha fornito per l'accelerazione di gravità del crollo delle Twin Towers]

Note e fonti

1See: http://www.journalof911studies.com/volume/2008/FentonWTCInitiationFloors.pdf

2Quoted from: What is 9/11 Truth? – The First Steps, by Kevin Ryan, pg. 2-3 http://www.journalof911studies.com/articles/Article_1_Ryan5.pdf

3See: http://www.youtube.com/watch?v=GRwNJmQw1MY

4See: http://911research.wtc7.net/essays/nist/index.html#exaggeration

5“The debris from WTC 1 caused structural damage to the southwest region of WTC 7—severing seven exterior columns—but this structural damage did not initiate the collapse. The fires initiated by the debris, rather than the structural damage that resulted from the impacts, initiated the building's collapse after the fires grew and spread to the northeast region after several hours.” Quoted from: http://www.nist.gov/el/disasterstudies/wtc/faqs_wtc7.cfm

6According to NIST NCSTAR 1, pg. 87: “First exterior sign of downward movement of building at floor 98.”

7Although it is true that the NIST report never specifically states that the 98th floor was the least damaged, the information provided in their report clearly demonstrates this. The 98th floor had only five perimeter columns severed, and one need only look through the table provided in NCSTAR 1-2, pg. 205 to see that NIST does not list floor 98 as having any of its core columns severed.

8“Even if the automatic sprinklers had been operational, the sprinkler systems—which were installed in accordance with the prevailing fire safety code—were designed to suppress a fire that covered as much as 1,500 square feet on a given floor. This amount of coverage is capable of controlling almost all fires that are likely to occur in an office building. On Sept. 11, 2001, the jet-fuel ignited fires quickly spread over most of the 40,000 square feet on several floors in each tower. This created infernos that could not have been suppressed even by an undamaged sprinkler system, much less one that had been appreciably degraded.” Quoted from: http://www.nist.gov/public_affairs/factsheet/wtc_faqs_082006.cfm

9See: http://www.iklimnet.com/hotelfires/meridienplaza.html

10See: http://www.iklimnet.com/hotelfires/big_fires1.html
11Quoted from: Why Indeed Did the WTC Buildings Completely Collapse? by Dr. Steven Jones, pg. 5 http://www.journalof911studies.com/volume/200609/WhyIndeedDidtheWorldTrade
CenterBuildingsCompletelyCollapse.pdf


12See: http://www.journalof911studies.com/articles/WTCHighTemp2.pdf

13For a detailed discussion of the high temperatures at Ground Zero, see:
http://911research.wtc7.net/papers/dreger/GroundZeroHeat2008_07_10.pdf

14See: http://www.springerlink.com/content/f67q6272583h86n4/

15See: http://wiki.naturalfrequency.com/wiki/Colour_temperature
16A detailed explanation of aluminothermic technology is given here:
http://911research.wtc7.net/wtc/analysis/theories/thermitetech.html

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