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mercoledì 7 marzo 2012

Smontando i veri miti dell'11 settembre: perché Popular Mechanics non è in grado di guardare in faccia la realtà (parte 1)

di Adam Taylor (fonte)
Traduzione di Decalagon - VAI ALLA SECONDA PARTE DELL'ARTICOLO

Nota dell'editore: questa è la prima parte di un documento più esteso del ricercatore Adam Taylor, il quale espone le fallacie e gli errori nelle dichiarazioni di Popular Mechanics presenti nell'ultima edizione del libro Debunking 9/11 myths. Vi invitiamo pertanto a inviare le vostre opinioni riguardanti il libro su Amazon.com e negli altri luoghi dove viene venduto.

Introduzione
La versione aggiornata del libro di PM
continua a difendere dei miti scien-
-tificamente impossibili.

È trascorso ormai un decennio dai tragici eventi dell'11 settembre 2001, e molta gente ritiene che non abbiamo ancora avuto una vera e propria indagine riguardo a ciò che è realmente accaduto quel giorno. Molti credono che le indagini sulla distruzione dei tre grattacieli del WTC svolte dal National Institute for Standards and Technology (o NIST) siano state fraudolente o incomplete, e hanno spinto oltre 1600 architetti e ingegneri a richiedere una reale e indipendente investigazione riguardo agli attacchi. Tuttavia Popular Mechanics (PM) è stato il principale cheerleader del NIST, come si evince leggendo il libro, Debunking 9/11 Myths: Why Conspiracy Theories Can’t Stand Up To the Facts, pubblicato nel 2006.

Per il decimo anniversario dell'11 settembre, PM ha pubblicato una seconda versione del suo libro con degli aggiornamenti che tentano di squalificare le nuove scoperte che confermano l'ipotesi di demolizione controllata. Le principali sezioni del libro che sono state riviste riguardano il crollo delle Torri Gemelle e del World Trade Center 7.

La presente relazione dimostra che PM non ha ancora spiegato adeguatamente le numerose anomalie che circondano il crollo di questi tre edifici, le quali dimostrano che sono stati distrutti con l'utilizzo di esplosivi.

(Le citazioni dal libro di PM sono in rosso, seguite dai numeri delle pagine)

Le Torri del World Trade Center 1 & 2
L'introduzione del capitolo di PM sul collasso delle Torri Gemelle discute brevemente l'argomento principale esposto dai membri del movimento per la verità sul 9/11 riguardante la distruzione delle Torri: "Gli edifici sono stati abbattuti intenzionalmente, non dagli aerei dirottati, ma da bombe piazzate dal governo o da una demolizione controllata." (pg. 28). PM prosegue nel fornire alcuni esempi di persone che promuovono questa teoria. Una delle persone che citano è uno scrittore danese, Henrik Melvang, che, secondo PM, "commercializza il suo libro e il suo video sostenendo che gli atterraggi sulla luna delle missioni Apollo erano una bufala" (pg. 28). Questo è ovviamente un tentativo, da parte di PM, di dipingere coloro che mettono in dubbio il crollo delle Torri come dei 'teorici della cospirazione che credono in cose assurde'. PM cita anche Morgan Reynolds, l'ex capo economista presso il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti durante il primo mandato del presidente George Bush, descrivendolo come qualcuno che crede che le Torri sono state distrutte tramite una demolizione controllata.

Dobbiamo chiederci perché PM abbia scelto di citare proprio queste persone come esempi di coloro che mettono in dubbio il crollo delle Torri. Perché non hanno citato nessuno con esperienza nei settori di ingegneria ed edilizia? Secondo PM, è perché il movimento per la verità non ha le credenziali tecniche. Nel loro libro del 2011, affermano che:

"Anche Reynolds e una manciata di altri scettici citano credenziali accademiche per dare credibilità alla loro opinione, ma non uno dei principali teorici del complotto ha un background in ingegneria, costruzioni, o di settori affini." (pg. 28-29)

Questa affermazione è di gran lunga uno dei passaggi più importanti del libro di PM.  Basta solo considerare che la maggior organizzazione all'interno della comunità del 9/11 Truth conta oltre 1600 professionisti nell'architettura, nell'ingegneria e nel campo delle costruzioni, i quali mettono in dubbio la distruzione dei tre grattacieli del WTC. Com'è possibile quindi che PM abbia omesso centinaia di esperti che concordano nell'affermare che le Torri Gemelle e il WTC-7 sono stati distrutti attraverso l'uso di esplosivi? In tutte le 216 pagine del libro il gruppo ae911truth non è stato menzionato da nessuna parte, così come il suo fondatore, Richard Gage, AIA.

Popular Mechanics ha fatto un pessimo lavoro di revisione del libro, lasciando immutata la loro frase dove hanno affermato che nessun membro del 9/11 truth movement ha una formazione di ingegneria. Purtroppo ignorano completamente le centinaia di ingegneri AE911Truth che hanno esaminato  le prove del WTC e chiedono una vera indagine.
Rileggendo il loro libro del 2006, possiamo notare che questa affermazione è esattamente la stessa, ed appare sulle stesse esatte pagine.

Questo dimostra come PM abbia deciso di strutturare la sua nuova opera: come ad esempio aggiornare solo ciò che li avvantaggia. Come vedremo, questa tattica viene utilizzata più di una volta nel suo libro libro grossolanamente fallato.

1.1. L'incidente dell'Empire State Building

PM ha discusso dell'incidente del 1945, dove un bombardiere B-25 si perse nella nebbia schiantandosi contro l'Empire State Building. Hanno affermato che, "alcuni teorici del complotto indicano [questo incidente] come prova del fatto che gli aerei commerciali che hanno colpito il WTC non avrebbero potuto buttare giù le Torri" (pg. 29). Per far fronte a questa affermazione, PM confronta la costruzione delle Torri rispetto alla costruzione dell'Empire State Building e di come le strutture delle Torri "fossero in qualche modo più fragili" (pg. 30). Hanno citato Jon Magnussin, ingegnere strutturista, il quale afferma che "Queste strutture hanno un aspetto massiccio, ma sono per lo più aria. Esse sono difatti aria, punteggiate da sottili strati di cemento e acciaio" (pg. 30). Se fosse vero che le Torri erano composte per lo più da uno spazio vuoto rispetto al volume, questo vale anche per qualsiasi grattacielo di grandi dimensioni.  L'ipotesi che le Torri fossero in qualche modo meno strutturalmente solide rispetto all'Empire State Building è contraddetta da una serie di letterature tecniche, incluso questo telegramma scritto da Richard Roth, socio dell'Emery Roth & Sons, che fu la società che ha progettato le Twin Towers:

L'ANALISI STRUTTURALE FIRMATA DA WORTHINGTON, SKILLING, HELLE & JACKSON È LA PIU' COMPLETA E DETTAGLIATA MAI FATTA PER QUALSIASI ALTRA STRUTTURA EDILIZIA. SOLO I CALCOLI PRELIMINARI SI ESTENDEVANO SU 1200 PAGINE E RICHIESE L'UTILIZZO DI OLTRE 100 SCHEMI DETTAGLIATI.
[...]
4. A CAUSA DELLA LORO CONFIGURAZIONE, CHE È ESSENZIALMENTE QUELLA DI UNA TRAVE D'ACCIAIO PROFONDA 209', LE TORRI SONO IN REALTA' STRUTTURALMENTE MOLTO MENO AUDACI DI UN EDIFICIO CONVENZIONALE, COME L'EMPIRE STATE BUILDING DOVE LA COLONNA VERTEBRALE O L'AREA RINFORZATA DEL PALAZZO È DI GRAN LUNGA INFERIORE IN RELAZIONE ALLA SUA ALTEZZA.
[...]
5. GLI EDIFICI SONO STATI PROGETTATI SEDICI VOLTE PIU' RESISTENTI DI UNA STRUTTURA CONVENZIONALE. IL CONCETTO DI DESIGN È COSI' ACCURATO CHE L'INGEGNERE STRUTTURALE È STATO IN GRADO DI ESSERE ULTRA-CONSERVATORE NEL SUO DISEGNO SENZA DANNEGGIARE GLI ASPETTI ECONOMICI DELLA STRUTTURA. [1]

Appare evidente che le Torri erano estremamente ben costruite, e potrebbero essere state strutturalmente più solide dell'Empire State Building. Anche i sostenitori della teoria ufficiale del complotto lodono il progetto dell'integrità strutturale degli edifici, come, ad esempio, Thomas Eager:

"Le torri hanno resistito all'impatto iniziale degli aeromobili ... gli edifici avevano più di 1000 volte la massa del velivolo ... Questa capacità di reggere l'impatto iniziale è estremamente sorprendente." Eagar and Musso, JOM, 53 (12) (2001), pp. 8-11

PM cita successivamente Leslie Robertson, l'ingegnere [responsabile della resistenza strutturale delle Torri Gemelle] che affermò che le Torri erano state progettate considerando l'impatto di Boeing 707, ma senza prendere in considerazione gli incendi prodotti dall'aviocarburante.

Dopo l'11 settembre Robertson disse, "non so se vennero considerati i danni provocati dagli incendi" (pg. 31).

Tuttavia, qualcuno evidentemente ha considerato questo problema, e quel qualcuno era John Skilling, l'ingegnere capo del WTC. Quando è stato intervistato nel 1993, Skilling ha detto al Seattle Times che:

"Abbiamo esaminato qualsiasi evento che avrebbe potuto coinvolgere gli edifici, fino ad un aereo che li colpisce di lato... La nostra analisi ha indicato che il problema principale è rappresentato dal fatto che tutto il carburante sarebbe entrato nella costruzione. Ci sarebbe un terribile incendio. Molta gente verrebbe uccisa. "Ma", dice," La struttura dell'edificio resterebbe ancora lì." [2]

Sebbene PM citi brevemente John Skilling nel suo libro, non fa alcuna menzione di questa sua dichiarazione. A quanto pare PM non sentiva alcun bisogno di citare l'ingegnere capo del WTC sul suo punto di vista circa la stabilità strutturale delle Torri.

Nonostante il bombardiere B-25 non sia un buon paragone con gli aerei che hanno colpito le Torri, le prove indicano chiaramente che queste ultime non dovevano crollare a causa degli impatti e dei successivi incendi. PM cita alcune fonti che, in seguito all'11 settembre, hanno dichiarato che le torri sono state destinate a crollare in seguito agli impatti aerei, ma praticamente tutte le fonti di ingegneria precedenti al 9/11 dicono l'esatto contrario. [3]

1.2 Danni diffusi

La seconda sezione del libro di PM parla soprattutto dei danni agli atri dei piani delle Torri e quanti, nel movimento 9/11 Truth, hanno affermato che questa è la prova di esplosivi posizionati negli edifici. PM propone l'argomento del carburante dagli aerei che avrebbe viaggiato verso il basso attraverso i pozzi degli ascensori e causato le esplosioni che hanno danneggiato la hall.
 
Le pareti e gli alberi nella hall di una delle Torri Gemelle non mostrano
nessuna bruciatura causata
dalla palla di fuoco del carburante degli aerei,
che secondo Popular Mechanics ha causato l'esplosione.
Anche se i punti di vista nel 9/11 truth  movement [4] si differenziano per quanto riguarda la causa di queste esplosioni, alcune delle caratteristiche dei danni alla hall indicano che essi non erano sicuramente dovuti ad una palla di fuoco causata dall'esplosione dell'aviocarburante. Ad esempio, le pareti di marmo bianco non mostrano segni di un'esposizione al fuoco e le piante accanto alle finestre esplose non mostrano nemmeno segni di bruciature.

E almeno un esperto di esplosivi ha dichiarato di non credere all'ipotesi che il danno  sia stato causato dal carburante passato attraverso i pozzi degli ascensori, considerato l'aspetto della hall [5]. Anche se questo tipo di danni rivela l'uso di esplosivi, tuttavia, è sostanzialmente irrilevante nella discussione delle demolizioni delle Torri, in quanto la sequenza del crollo è  iniziata al di sopra della zona colpita dall'aereo e non ai livelli più bassi. Il danno alla hall non necessariamente dimostra che le Torri Gemelle sono state distrutte da una demolizione controllata, in quanto vi sono indicatori molto più evidenti che saranno discussi più avanti in questo rapporto. In ogni caso, il fatto proposto da PM, ovvero che l'aviocarburante abbia viaggiato giù dai pozzi degli ascensori, si mostra dannosa per la loro ipotesi invece che esaustiva, in quanto dimostra che non tutto il carburante degli aerei ha alimentato gli incendi che avrebbero contribuito al crollo delle Torri. [6]

Questa sezione del libro di PM esamina anche la testimonianza di Louie Cacchioli, vigile del fuoco, uno degli oltre 100 soccorritori che hanno confermato la presenza di bombe nel WTC. PM contesta proprio questo, affermando che i membri del 9/11 truth movement hanno preso le sue citazioni fuori contesto. Anche se Caccholi stesso non crede che degli esplosivi siano stati collocati negli edifici, le numerose citazioni dei vigili del fuoco e dei primi soccorritori indicano chiaramente la presenza di esplosivi nella struttura. [7]

Note e fonti

i Quoted from: City in the Sky: The Rise and Fall of the World Trade Center by James Glanz and Eric Lipton, pg. 134-136
ii Quoted from: Twin Towers Engineered To Withstand Jet Collision, The Seattle Times
http://community.seattletimes.nwsource.com/archive/?date=19930227&slug=1687698
iii For more information on the pre-9/11 claims about the Towers’ strength, see:
http://911research.wtc7.net/wtc/analysis/design.html
iv The following links provide arguments against the lobby damage being caused by explosives:
http://911research.wtc7.net/wtc/analysis/theories/basementbomb.html
http://911review.com/errors/wtc/preimpact.html
http://911review.com/errors/wtc/basementbombs.html
http://911research.wtc7.net/reviews/loose_change/wtc.html#rodriguez
http://911research.wtc7.net/reviews/911mysteries/index.html#precollapse_sub_basement_explosions
v The following link provides arguments against the lobby damage being caused by a jet fuel fireball:
http://www.youtube.com/watch?v=EtEw4GA_hOg#t=11m24s
vi This paper provides detailed measurements for how much fuel actually remained on the impact floors, and shows that the amount in either Tower was actually quite small in relation to each Tower, much less a single floor:
http://www.journalof911studies.com/letters/e/VisualizationAidsWTCTowers.pdf
vi iSee: http://www.journalof911studies.com/articles/Article_5_118Witnesses_WorldTradeCenter.pdf

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